Sanità 7 giorni su 7, il mare come diritto sociale e la sicurezza ridefinita: 7 idee radicali di Roberto Fico per la Campania
Affrontare le sfide della Campania significa spesso perdersi in un labirinto di problemi annosi e dibattiti politici che sembrano ripetersi all’infinito. Dalla sanità al collasso alla Terra dei Fuochi, passando per la fuga dei cervelli e l’infiltrazione della criminalità organizzata, l’agenda regionale è densa di emergenze che richiedono risposte urgenti e, soprattutto, efficaci.
Eppure, al di là del consueto frastuono della politica, a volte emergono proposte che meritano un’analisi più attenta. In una recente conversazione, l’ex Presidente della Camera Roberto Fico ha delineato una visione per la regione che si discosta dai proclami generici per concentrarsi su idee concrete e a tratti controintuitive. Queste proposte sono unite da un filo conduttore potente: la volontà di ridefinire i problemi politici come violazioni di diritti sociali fondamentali – il diritto alla salute, all’istruzione, alla mobilità, a un ambiente sano – e di offrire soluzioni basate su tali diritti. Questo articolo distilla i sette spunti più significativi emersi da quell’incontro.
——————————————————————————–
1. Sanità H24? Quasi. L’idea di far funzionare i macchinari 12 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Di fronte alle liste d’attesa infinite, la proposta di Fico è un radicale cambio di paradigma: non il solito appello a maggiori fondi nazionali, ma un investimento mirato a una rivoluzione manageriale interna. L’idea è di rendere i macchinari diagnostici operativi per almeno 12 ore al giorno, sette giorni su sette, responsabilizzando direttamente i direttori sanitari sulla riduzione dei tempi.
Il contesto è quello di una domanda di salute pubblica enorme, testimoniata dai 50.000 accessi ai “giorni della salute” in Piazza Plebiscito. L’approccio di Fico sposta il focus dalla richiesta di risorse esterne alla massimizzazione di quelle esistenti, un’inversione di prospettiva che tratta l’efficienza operativa non come un’opzione, ma come un obbligo per garantire un diritto costituzionale.
il diritto alla salute è un diritto costituzionale sancito alla Costituzione che noi vogliamo una sanità pubblica universale e gratuita e questo noi dobbiamo assolutamente ricordarcelo sempre
——————————————————————————–
2. Terra dei Fuochi: La battaglia inizia dai dati, con un Registro Tumori finalmente approfondito.
Sulla drammatica questione della Terra dei Fuochi, Fico insiste su un punto fondamentale: senza dati attendibili, ogni azione politica rischia di essere inefficace. Il suo impegno non è solo quello di aggiornare il Registro Tumori, fermo al 2021, ma di renderlo più “approfondito”, perché “ogni tipo di ricerca politica la poi la fai sui dati attendibili”.
Questa visione riporta la questione al centro dell’agenda, superando l’abbandono degli ultimi anni e completando il percorso avviato dopo la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. L’agenda include il completamento delle bonifiche e lo smaltimento delle ecoballe. L’analisi è chiara: un approccio data-driven non è un tecnicismo, ma il fondamento etico e strategico per qualsiasi politica sanitaria e ambientale seria.
——————————————————————————–
3. Trasporti: Il dramma dei 27 km senza scuolabus e la lotta all’abbandono scolastico.
Il tema dei trasporti viene illustrato con un esempio devastante: a Castel Volturno, un litorale di 27 chilometri è privo di trasporto scolastico. Le famiglie sono costrette a scegliere tra taxi abusivi e l’abbandono scolastico dei propri figli. Non è un caso isolato, come dimostrano i problemi simili che affliggono i 130.000 abitanti di Giugliano.
Qui, il problema della mobilità viene esplicitamente connesso alla violazione del diritto allo studio. La soluzione proposta è un “grande progetto nuovo di investimento” che integri gomma e ferro, perché garantire un trasporto pubblico efficiente non è solo una questione di logistica, ma un presupposto indispensabile per rendere effettivi altri diritti fondamentali come l’istruzione e il lavoro.
——————————————————————————–
4. Fuga di cervelli: Un processo “antieconomico e anticulturale” da fermare.
Fico definisce la fuga dei giovani talenti dalla Campania come un “processo antieconomico e anticulturale” per la regione. Investire nella formazione di un giovane per poi vederlo partire equivale a un “disinvestimento” che impoverisce il territorio.
Per invertire la rotta, propone soluzioni concrete: sostenere le imprese tecnologiche, creare distretti artistici e introdurre incentivi per l’accesso alla casa. La visione non è chiudere le porte, ma creare le condizioni per cui, dopo un’esperienza all’estero, i giovani possano tornare a mettere a frutto le proprie competenze in Campania. Questo approccio analitico ridefinisce la fuga dei cervelli non come un destino ineluttabile, ma come un fallimento politico ed economico a cui si può e si deve porre rimedio.
i giovani sono il punto centrale nella nostra regione anche perché farli studiare e farli andare è un disinvestimento è un processo antieconomico e anticulturale per la nostra terra
——————————————————————————–
5. Migrazione e Sicurezza: Separare i concetti e ridefinire il significato di “sicurezza”.
Sui temi complessi della migrazione e della sicurezza, Fico propone un netto cambio di paradigma. Si oppone ai grandi centri di accoglienza (CAS), preferendo modelli di “integrazione diffusa” su base comunale, ispirati al sistema SPRAR.
Ma il punto più radicale è la volontà di “dividere l’idea di sicurezza e migrazione”. Si tratta di una sfida diretta alla narrazione nazionale dominante. Per Fico, la sicurezza non è solo ordine pubblico, ma un “atto politico a 360 gradi” che comprende il diritto a un lavoro dignitoso, all’istruzione, a strade illuminate e all’accesso alla cultura. La vera sicurezza, in questa prospettiva, si costruisce garantendo i diritti e migliorando la realtà per tutti, non con misure puramente punitive.
——————————————————————————–
6. Il Litorale per tutti: Il mare come “nuovo diritto sociale”.
La visione per la costa campana è racchiusa in un’espressione potente: trasformare l’accesso al mare in un “nuovo diritto sociale”. L’obiettivo è ambizioso: rendere l’intero litorale, da Castel Volturno fino a Castellammare di Stabia, balneabile, con acqua pulita e spiagge sicure.
Questo progetto, che si lega al diritto alla salute e alla qualità della vita, trova un banco di prova cruciale a Bagnoli. L’obiettivo è chiaro: entro il 2027, anno dell’America’s Cup, il mare deve essere balneabile. Ma l’eredità per i cittadini deve essere permanente: una “spiaggia libera e un mare pulito”. Il mare non è più solo una risorsa turistica, ma un bene comune la cui fruizione diventa un indicatore di giustizia sociale.
——————————————————————————–
7. Contro la Camorra: La legalità negli appalti e l’amara consapevolezza dei limiti.
Nella lotta alle infiltrazioni della Camorra, Fico propone strumenti regionali concreti: protocolli di legalità per gli appalti e un “controllo analogo” con l’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Ciò che colpisce, però, è l’onestà intellettuale nell’ammettere che quando un dirigente, un politico e un imprenditore colludono, “è difficile bloccarli preventivamente”. Questa ammissione non è un segno di debolezza, ma una mossa strategica per inquadrare la lotta alla corruzione come una battaglia complessa e a lungo termine, che rifugge gli slogan e richiede un impegno costante per rendere la vita difficile alla criminalità, pur riconoscendo che il contrasto finale spetta alle indagini della magistratura e delle forze dell’ordine.
——————————————————————————–
Conclusione
Dall’analisi di questi sette punti emerge un filo conduttore chiaro: una visione per la Campania che parte da diritti fondamentali – alla salute, allo studio, alla mobilità, al mare – e li traduce in azioni operative e misurabili. È un approccio che ridefinisce concetti come “sicurezza” e che affronta i problemi partendo dai dati e dalla massimizzazione delle risorse esistenti, con una realistica consapevolezza delle difficoltà.
Al di là delle appartenenze politiche, quali di queste idee potrebbe davvero iniziare a cambiare la realtà della Campania?
![]()